Dentro e fuori la pista: la velocità secondo Luca Scassa

Quattro chiacchiere su sogni, viaggi ed eroi con il pilota del Supersonic Racing Team, che il 25 aprile correrà ad Assen nel Campionato Mondiale Superbike

Nella sua personale definizione di velocità Luca Scassa forza leggermente l’equazione che tutti conoscono. Il pilota del Supersonic Racing Team, la squadra parmigiana che ha esordito quest’anno nel Campionato Mondiale Superbike, aggiunge allo Spazio e al Tempo una variante decisiva: il cuore, quello che lo ha portato a diventare campione italiano nel 2008 e oggi a pilotare una Ducati 1198 in Superbike.

“In pista tutto dipende dai metri e dai secondi, certo, ma ci vuole anche cuore per dare quel qualcosa in più che in una gara può fare la differenza – dice il campione toscano in procinto di partire per l’Olanda, dove il 25 aprile disputerà la prossima gara sul circuito di Assen – Se corri, la velocità è tutto: brivido, sfida, conquista, ma fuori, nella vita di tutti i giorni, non mi piace, ho l’impressione che le persone corrano troppo e non abbiamo mai tempo per niente”.

In effetti lo stesso Luca ha una vita molto impegnata: si divide fra i circuiti, le lezioni della Scassa Racing Experience, la scuola di guida da lui creata e diretta, interviste e apparizioni in tv, come l’ultima a “Processo al Gran Premio” su odeon Tv ( canale 827 di Sky).
Forse è per questo che pensando a un viaggio ideale, il 26enne di Arezzo immagina altri tempi, altri spazi e velocità ben diverse da quelle a cui è abituato in pista: “Se si potesse tornare indietro nel tempo, io vorrei fermarmi agli anni ’60-’70, salire su una Harley Davidson e attraversare gli Stati Uniti cost-to-cost al ritmo del rock’n roll, in un momento magico per questo genere musicale – immagina e poi aggiunge con un pizzico di rammarico – Oggi sarebbe tutto diverso e poi lo hanno fatto già in tanti.

I miti del rock trasmessi da Virgin Radio, la preferita di “The Rocker” lo accompagneranno nella lunga traversata in auto
necessaria per raggiungere Assen e il “Dutch TT” con i suoi 4555 metri di tratti velocissimi e altri sensibilmente più lenti. Ma questa trasferta non ha niente a che vedere con il viaggio sognato Oltreoceano,perché come dicono alcuni “quattro ruote spostano il corpo, due ruote muovono l’anima”.

Per maggiori informazioni sul team di moto racing, essere sempre aggiornati sulle gare di Luca Scassa e gli altri piloti Ducati, vi invitiamo a visitare il sito http://www.supersonicracingteam.com

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